lunedì 27 settembre 2010

MTB il nuovo che avanza.....forse.






Il nuovo che avanza....si forse, causa vendita della mia mtb in carbonio ho dovuto rispolverare il mio vecchio "cancello" in ferro, ridipinto da me un paio di anni fa, sfoggia un'affascinante tripla SHIMANO biopace 48/38/28 abbinata ad un pacco pignoni 8 velocità.

Vintage Shimano? si forse ora a distanza di anni dalla sua uscita suscita in me voglie racing tipo bdc, saranno i pedali Campagnolo che ci ho montato, la struttura esile del telaio tipica del tempo, insomma mi piace ancora.


Poi volete mettere il corpo freni posteriore ancorato ai foderi orizzontali....fantastici mi piacciono da morire, lo stem messo cosi alto altrimenti se lo abbasso non mi vanno i freni anteriori, dovrei modificare la lunghezza del cavetto in acciaio, ma non ne ho voglia...quindi bello alto.

sabato 25 settembre 2010

EXTRERACE PUNTA VELENO: la gara...















Sabato mattina ore 9:00 arrivo e parcheggio nello spazio a pagamento in riva al lago, per questa giornata libero ai partecipanti alla gara, vedo quasi subito la freccia che indica dove ritirare i numeri gara, qui la prima sorpresa, sei o sette persone sono in fila, chi ancora deve iscriversi, chi come me già iscritto, ma la fila è unica...abituato a manifestazioni già rodate dove almeno 4 punti ingresso sono presenti per sveltire le operazioni di ritiro/iscrizione, qui invece l'organizzatore dava indicazioni dove fare la fila, quale maglietta...la taglia questa benedetta taglia dove chissà come mai vengo portate tagle come le Large, o le stesse Medium, in grande quantità, quando è risaputo che i corridori nella stragande maggioranza portano la S....vabbè lasciamo perdere.... insomma una mezzoretta prima di prendere il numero, mi pare eccessiva, meno male che gli iscritti sono circa una settantina, altrimenti chissà che caos.

Sarà che è la prima volta che organizzano una manifestazione agonistica cilcistica, sarà che forse non hanno mai organizzato... non credo, ma preparare un pochino prima le sacche con numero e materiale illustrativo, quello no eh!! esporre fuori l'elenco degli iscritti anche questo non vi era.....

Veniamo alla partenza seconda nota dolente, la partenza doveve essere con avvicinamento all'inizio della salita facendo un riscaldamento ad andatura controllata fino a Malcesine dove si tornava e poi arrivati in prossimità della salita, via con il rilievo del tempo, bene sarà anche stata colpa mia che ho voluto prendere il via praticamente in coda, ma appena partiti i primi sono schizzati via a tutta, guardo il mio contachilometri e vedo 42km/h....cavolo, ma che velocità controllata....giusta per riscaldarmi...dopo pochi km in seguito a una forte folata del vento, contrario, il gruppone ha un sussulto, non faccio in tempo a ripararmi dal vento dietro un concorrente, che grazie al vento mi trovo solo e staccato.....il gruppo si allontana veloce ed io piano piano mi stacco, non ci penso due secondi ad inseguire non voglio restare senza forze per la salita, decido di continuare con il mio passo, visto che questo tratto doveva servire per vedere le bellezze del lago....lo faccio e che cavolo!!!! dopo pochi km mi accorgo che non sono l'unico staccato, un ragazzo mi si accoda e continuiamo assieme, vediamo sfrecciare il gruppone a tutta nel senso contrario....noi imperterriti continuiamo fino a Malcesine dove giriamo anche noi, arrivati al'imboccco della strada che porta alla salita, notiamo con grande stupore che il tappetino per il rilievo del tempo non c'è.....l'hanno portato via è il mio commento sarcastico...vabbè continuiamo lo stesso vorrà dire che la nostra scalata sarà una "tranquilla" escursione..... piano piano saliamo con il nostro passo, non ho mai fatto questa salita, vengo da un mese di scarico, l'ultima gara è stata la South Grada Bike dove fra piogge e allenamenti sul piano, di salita non ne ho mai fatta....e di km fatti non tantissimi...ma il richiamo della EXTREMERACE PUNTA VELENO è stato grande e non volevo mancare.

Ho gareggiato in sella ad una MTB una CUBE elite hpc con ruote in carbonio con tubolari e la classica tripla 44x32x22 abbinata ad un pacco pignoni 11-32.

Inizia la salita, ad un tratto non vedo che bisogna svoltare a sinistra e un 'addetto alla gara mi dice di girare....mi fermo, torno indietro e via dietro al mio compagno di disavventura che più lesto di me si è accorto subito dove girare, lo tengo a 10-15 m, va bene cosi, ho un punto di appoggio e regolo la mia velocità con la sua, saliamo, saliamo la pendenza non molla mai, mai un tratto dove tirare il fiato dopo 4km di salita, vedo che piano piano la sua andatura si fa meno agile, diventa prima dura e poi durissima, sarà il tratto che stiamo affrontando, una rampa verticale al 18/20 %, fatto stà che lo affianco e lo passo, visto che è sceso di bicicletta e sta continuando a piedi....peccato mi tocca proseguire da solo, salgo con il mio passo, di aumentarlo non ci penso nemmeno, vorrà dire che me la faccio in solitaria...dentro di me penso, ritornando alla partenza dove avevo visto un ragazzo bello rotondetto...diciamo un poco sovrappeso, penso ma dove sara finito...possibile che sia davanti a me? mah!!! .... quanto sono scarso....mi dico...

Si sale, sempre....applausi, incitamenti dei pochi presenti lungo la salita, fanno bene al morale, poi finalmente vedo le sagome di due ciclisti, una donna, credo tedesca in sella ad una Scott biammortizzata bianca ci salutiamo mentre la affianco, avanti con il mio passo, noto non tanto con stupore che salgono tutti zigzagando la strada quasi a volere soffrire meno....ma io vedo solo rampe che tirano sempre all'insu.....dove zigzagare o procedere diritto non cambia nulla, se non a fare più strada....guardo all'insu e vedo il cicciottello che avanza a zig zag, bene mi dico giustizia è fatta... ma tanto di cappello per il ragazzo che poi arriverà in cima, va bene tutto oggi, dopo la disastrosa partenza, ma farsi beffare dal ragazzotto grassottello, questo no!! lo passo, un saluto e via....

Comincio a contare i tornanti, che sono indicati dai cartelli posti in nella loro prossimità, non passano mai, ad uno di essi, mi fermo, telefono a casa, avviso mia moglie che sono ancora in salita e che ci metterò ancora tanto tempo per arrivare....nel frattempo la ciclista di prima arriva e mi passa davanti, chissà cosa avrà pensato vedendomi al telefono....ma io oramai l'ho presa come una gita.....alla faccia della gara.....

Riparto e via che la ripasso, mi fa i complimenti per la mia mtb, bella mi dice, ringrazio e vado......non la rivedrò se non all'arrivo....almeno cosi non avrà dovuto vedrmi ancora fermo per altre 3/4 volte lungo i tornanti.....sono in gita.....mi fermo e riparto.....si questo è il mio motto di questo particolare sabato.....

Al rifonimento cercano di darmi un bicchiere di acqua al volo, lo respingo dicendo, mi fermo a bere....tanto che me ne frega di perdere 30 secondi in più, sono o non sono in gita??? scambio due battute con il personale del punto di rifornimento, ...è la prima volta che fai questa salita?... si rispondo , ma l'ho già fatta in discesa una volta.... e ma non è la stessa cosa e giù a ridere..
ringrazi li saluto e via, mancano gli ultimi 4 km.

Ricomincio a contare i tornanti che mancano alla vetta....rampe dopo rampe si sale, decido di non fare più soste, ultimi tornanti tre alla vetta, bene ci siamo, l'ultimo km spiana, salità non c'è ne più la tortura è finita, arrivo al traguardo accolto dall'applauso e dall'incitamento degli organizzatori. Appena fermo vedo l'organizzatore della mattina e lo informo subito che quando sono passato io il tappetino per il rilievo cronometrico non c'era più, parte subito la replica dove mi viene spiegato che se ero dietro la macchina scopa, e oltre l'ambulanza che delimitava il fine gara, allora poi toglievano il tappetino.....come dico io che c'entra se ero oltre l'ambulanza io e l'altro ciclista siamo stati seminati alla grande da una partenza lanciata a tutta....., io sarò passato 5 minuti da loro ma cavolo non si sono accorti che avevano seminato due concorrenti, con la loro andatura controllata....va be che dovevano liberare le strade, ma si parlava di traffico bloccato sulla salita.....capisco che il "dio" macchina ha la precedenza, in Italia.....ma qualche minuto in più non avrebbe gustato la "festa" a nessuno, o meglio la mia di sicuro....mi sono sobbarcato un viaggio in macchina dalla provincia di MANTOVA e mi ritrovo subito in balia del nulla.......fra macchine e pulman lungo il lago, a cercare di non farmi stirare, visto che praticamente era impossibile pedalare se non a pochi cm dai muri......o stando in mezzo alla strada fra le due corsie.

Il prossimo anno gli organizzatori tengano conto, che se vogliono dare più slancio a questa manifestazione, il tratto di riscaldamento a 40 e passa km all'ora lo mettano per iscritto cosi magari uno "sprovveduto" come il sottoscritto si prepara a cosa va incontro.....e magari i meno performanti non vengono......Capisco anche che vista la zona, non c'è spazio migliore per la logistica e che non si sarebbe potuto fare di meglio, era sabato, le scuole, chi va al lavoro, ma queste cose vanno valutate meglio prima e non sono cose marginali.

Chiudo non solo facendo critiche, credo costruttive per quella che l'anno prossimo vada in cantiere, una manifestazione cosi diversa delle altre presenti nel mondo sportivo italiano, vada sempre sostenuta e valorizzata, una cosa cosi particolare merita (non solo dedicata agli agonisti puri, che in poche decine di minuti liberano la strada....) ampio sostegno e magari contestualizzata in un evento maggiore che ne dia il giusto valore.....vedemo cosa il futuro porterà.

Alla prossima? chissà vedremo....Comunque una bella esperienza e poi essere arrivato in cima...merita tutto anche gli imprevisti.

lunedì 20 settembre 2010

EXPOBICI 2010 terza parte





















SHIMANO in grande spolvero in quasi tutte la alte gamme con il suo recente XTR 10 velocità, particolare comando freno e pedivella.

Dalla SIDI la collezione 2011, uguale a quealla dell'anno scorso con le spider srs e le dragon2 carbon.
Di casa GAERNE le vega, della KASK il modello vertigo in dotazione alla formazione professionistica SKY nella colorazione blu e verde.

IKUDEI con freni MAGURA marta e forcella durin. Particolare del carro posteriore della BIANCHI methanol

fine terza parte

domenica 19 settembre 2010

EXPOBICI 2010 seconda parte

























Si continua, KCNC doppia da MTB veramente di effetto, molto racing, cosi come i collarini e gli sganci rapidi con asse in titanio e le appendici da MTB.
L'ultima nata in casa CONTINENTAL in fatto di coperture MTB da cross country/gare con le sue X-KING 2.4

Di KONA che dire, bellissimo questo spunto grafico abbinato al tubo sterzo.
Ancora selle con la nuova tundra2 sempre della fi'zi:k sulla Raven della FOCUS, un po di abbigliamento con le divise della ROCK RACING e quelle della KATIUSHA.

fine seconda parte

EXPOBICI 2010












Padova, domenica 19 settembre, arrivo pochi minuti prima dell'orario di apertura, già diverse persone sono in fila , si entra e via fra stand a curiosare, scattare qualche foto, che dire una fiera migliorata rispetto a quella dello scorso anno, molti più espositori anche di un certo peso, mancano solo fra gli italiani i soliti noti....due o tre in declino oramai da anni d'altronde a guardare dall'alto di soppalchi si perde di vista ciò che veramente la gente cerca, ma questa è un'altra storia.

Se escludiamo TREK, GIANT e SPECIALIZED non manca praticamente nessuno, segnalo in modo negativo la continua sufficenza con cui SHIMANO affronta queste fiere, non è presente neppure tramite il loro distributore italiano... daltro canto se in campo MTB XC profesionistico il colosso nipponico non ha praticamente nessuna squadra top un motivo ci sarà? per non parlare dei loro testimonial, ma li avete visti???? pazzesco, in confronto SRAM è presente alla grande con tutta la loro produzione, fra l'altro era possibile provare alcune bici per provare cosa è SRAM.

Fra le selle nessuna grande novità se non il continuo espandersi di selle con buco come le nuove PROLOGO zero pas, e le nuove selle FI'ZI:K VERSUS con un canale che scorre su tutta la lunghezza della sella, finalmente si sono accorti che qualche cosa dovevano fare per venire incontro alle richieste degli appossionati del mondo delle due ruote a pedali.

Nello stand ROSE un colossale catalogo era presente, sicuramente con tutti i loro prodotti, ma con un peso da fare invidia all'elenco telefonico degli abbonati di NEW YORK...
All'esterno fra i padiglioni una cosa mi ha incuriosito, trattasi di un supporto tubolare in alluminio di fabbricazione tedesca, il VELOBOY, serve per trasportare la bici montando la stessa senza ruota anteriore, fissata con appositi sganci, direi utile e pratica può servire come ottima base da appoggio quando prima delle uscite o gare si vuol fare una piccola manutenzione. Il costo, qui viene la nota dolente, sui 200€ e in più bisogna aggiungere qualche componente basilare, mi paiono un poco tantini....peccato.

Nello stand LEGNANO un bel tandem da mtb, affascinante e da provare....

fine prima parte

sabato 18 settembre 2010

PUNTA VELENO, L'AVVICINAMENTO...

Punta Veleno L'impegnativa competizione che avrà luogo sabato 25 Settembre inizia ad Assenza vicino BRENZONE. Bisogna prendere la strada per Castello, dove inzia la salita. Da qui un bel numero di tornanti vi conduco a Prada Alta; fino a qui avrete affrontato un dislivello di 1100m. Arrivati a Prada Alta (Punta San Veleno).

Come l'affronterò? in modo naiv....partreciperò in sella alla mia ex mtb, si infatti l'ho già venduta e farà quindi la sua ultima uscita dell'anno con me...allenamenti mirati? no!! tutta una serie di piattoni, non ho voglia di seguire particolari allenamenti, per me la stagione è finita alla fine di agosto con la South Garda Bike.
Mi guarderò il panorama, sperando di arrivare in cima, magari mi porterò la macchina fotografica, per scattare qualche immagine...
Intanto mi allenerò negli stand dell'EXPOBICI di Padova......


a presto.....

martedì 14 settembre 2010

AMBURGO, LA BICI, DA NOI........




Amburgo, Vattenfall Cyclassics, una città una competizione professionistica e oltre diecimila ciclisti di tutte le età hanno invaso questa bella citta tedesca in una giornata di agosto in occasione di un grande evento ciclistico dove appunto una città, una gara hanno trasformato per un giorno la città invadendola con le biciclette affrontando prima una non agonistica e poi disperdendosi nella zona centrale della città dove sono stati allestiti spazi espositivi cilistici e dove birra non si è fatta mancare, hanno allietato questa magnifica giornata dedicata allo sport.

Da noi? nulla....da noi regna il nulla sono oramai decenni che il panorama italiano degli eventi sportivi dedicati al ciclismo naviga in una piattezza desolante....nesuno che abbia il coraggio di proporre qualche cosa di nuovo, qualcosa che dia un nuovo vigore...come non ricordare il vergognoso esempio dato da Milano in occasione del Giro d'Italia di due anni fa...e questo è solo un esempio, non parliamo poi delle nostre fiere Milano, sempre lei... Padova, Rimini, insomma si muovano anche loro preparino eventi degni di questo nome, vogliamo o no risollevarci da questo piattume oppure abiamo già perso la partita? tanto quella della fiera più importante al mondo ce la siamo gia...sono giocata.....

forza svegliaaaaa!!!!!!

sabato 11 settembre 2010

TELAI IN CARBONIO: SAPPIAMO TUTTO?


Telai in carbonio, cosa veramente andiamo ad acquistare e cosa veramente usiamo?
bella domanda vero? ma quello che leggiamo sulla pubblicità delle varie marche di biciclette ci dice veramente cosa stiamo acquistando, oppure ci lasciano nel dubbio?

questa considerazione mi era già nata leggendo riviste più o meno specializzate del settore, ma anche qui dubbi a volontà...leggendo un 'interessantissima discussione su un noto forum italiano inerente il mondo delle biciclette da strada, ne ho fatte mie le sue considerazioni e le ho riportate su questo blog ( grazie a cyclist88 che ne ha illustrato le arcane caratteristiche...)

premessa: i dati che riporterò riquardano esclusivamente prove meccaniche di trazione misurate in kgf/mm2 che trovo sia la misura più facile da comprendere

cominciamo col fare qualche paragone:
acciaio al carbonio: carico rottura 360 / carico snervamento 235 / modulo 206000 / allungamento 8,7% / densità 7,9 g/cm3

T300 (carbonio-pan, inizio produzione nel 1971)
carico rottura 360 / modulo 235000 / allungamento 1,53% / densità 1,8 g/cm3
c'è però una bruttissima notizia per quanto riguarda il carbonio: più il modulo è alto e meno è resistente la fibra bene ora direi che abbiamo le conoscenze sufficienti per sfatare qualche presa per i fondelli made in taiwan
sicuramente molti avranno letto sulle riviste di settore, pubblicità dicenti " telaio in fibra di carbonio 60 ton cioè con resistenza a 60 tonnellate per mm2" .......ALT...... ditemi se questa nn è una presa per il c..o? io direi che sta volta l'anno sparata bella grossa!
ma allora cosa vuol dire quel 60 tonnellate?
stanno parlando della M60J la fibra con più alto modulo elastico, vuol dire che per allungare del 100% un trefolo avente come sezione 1 mm2 occorrerebbero 60 tonnellate, peccato che quella fibra abbia solo un allungamento dello 0, 65% ovvero un carico di rottura di 390 kgf/mm2, appena superiore del carbonio base T300

(lo so che la verità fa male)

" è sbagliato mettere troppo alto modulo nelle strutture chiuse, come quelle del telaio, va messo solo nelle strutture aperte come il manubrio o la forcella per limitarne le flessioni......io so come lavoro e nn ho bisogno di nascondere nulla perchè lavoro onestamente...."

queste parole mi sono rimaste impresse, me le ha dette un anno fa chi ha progettato il telaio in carbonio fasciato della Ducati e che nel 2007 ha fatto anche 2 telai top di gamma per noi

un'altra curiosità, le fibre Torayca che vengono definite ad alta resistenza per uso aereo spaziale sono 3:
T700 che è la più resistente delle fibre a modulo standard con 500 di rottura (ottima per chi come me predilige il confort piuttosto che un etto in meno) T800 a modulo intermedio con 560 di rottura ( un po' più rigida con le sue 30 tonnellate di modulo è ideale per chi vuole il telaio da 1 kg senza sacrificare la resistenza) ed infine la T1000 la più resistente e la più costosa tanto che in pochi la usano ( il nostro telaista ne fa solo un modello) con i suoi 650 di rottura, e pensate un po', questa fibra esisteva già nell'86)

tutte le cose che ho detto le potete verificare anche voi

detto tutto ciò mi spiace informarvi che comunque non saprete mai e poi mai con esattezza cosa ci sia dentro ai vostri telai dato che la maggior parte dei produttori non ha la ben che minima conoscenza di ciò che vi ho detto perchè sono solo degli importatori.

quello che salta subito all'occhio è che il rapporto resistenza / peso dell'acciaio al carbonio è di appena 41 mentre quello del T300 è di 200 ovvero 4,8 volte più resistente, questo vuol dire che se io faccio 2 telai uno in acciaio e l'altro in carbonio entrambi che pesano 1 kg, quello in carbonio sarà molto più resistente

ma ora spieghiamo cosa indicano gli altri dati in particolare il modulo che è strettamente legato con l'allungamento percentuale.
Il modulo di Young o modulo di elasticità lineare, definisce la capacità del materiale di deformarsi, sottoposto ad una forza e tornare nella posizione originaria. più il valore è elevato e più il materiale è rigido.
Detto in altre parole, il modulo è la forza che occorrerebbe per allungare del 100% il provino in esame

Dire trama unidirezionale è sbagliato visto che non si tratta di bidirezionale e quindi non si può parlare ne di trama ne di ordito.
Come è improprio dire che il telaio è in carbonio, meglio dire che è in materiale composito ovvero due materiali differenti combinati che sono la matrice (resina epossidica termo indurente) nel quale vi è annegato il rinforzo che nel nostro caso è il carbonio in quantità variabile dal 40% del peso nei telai di bassa gamma fino a circa un 70% nei top.
Il carbonio di per se è una fibra estremamente resistente e rigida, l'aramide invece è resistente ma più elastica, la fibra di vetro invece pesa di più, è meno resistente e molto meno costosa del carbonio (va benissimo per fare i modellini d'aereo o carene delle moto.

La maggiore azienda produttrice di fibre di carbonio è la Torayca, nel suo catalogo sono presenti circa una decina di tipologie di fibra ognuna con caratteristiche differenti
Il carbonio si ricava da due materie prime .... chiamate precursori: il PAN ( acronimo di poliacrilonitrile) da cui si ricavano ( dopo i trattamenti termici di carbonizzazione e grafitizzazione) delle fibre ad alta resistenza, la cui struttura chimica è di tipo cristallino, mentre dal PITCH ( catrame ) si ricavano fibre ad alto modulo la cui struttura chimica è di tipo grafitico.
Tutto ciò è per capire che, anche se viene chiamiamo sempre con il nome di carbonio in realtà è come se stassimo parlando di due materiali diversi con caratteristiche completamente diverse.

Ed ora arriviamo al dunque, cosa dobbiamo sapere? bhe innazitutto bisogna capire che fragile nn è sinonimo di poco resistente: esempio l'acciaio temprato e viceversa, il ferro dolce non è resistente ma non ha un comportamento fragile.
la fibra di carbonio, a differenza dei metalli non ha deformazione plastica per cui una volta superato il limite si spezza, con ciò non vuol dire che "il carbonio si rompe" ( come mi sento spesso dire), se il carbonio si rompesse non verrebbe utilizzato per fare ne telai ne aerei, sono i telai in carbonio fatti male che si rompono, come pure il telaio in lega di alu o lega di titanio o d'acciaio se fatti male si rompono.

premessa: i dati che riporterò riquardano esclusivamente prove meccaniche di trazione misurate in kgf/mm2 che trovo sia la misura più facile da comprendere

non è dal test di laboratorio che si evince la vera qualità, solitamente sono test che servono per valutare solo la resistenza e per potere applicare la targhetta EN14xxx che serve per la commercializzazione, ma come ho già detto il telaio top nn deve eccellere solo in una caratteristica, è indubbio che anche la bassa e media gamma devono essere resistenti, con ciò nn anno tutte le carotteristiche di un top
forse per te è difficile da comprendere solo perchè avendo usato solo telai duri, puoi pensare che il massimo del carbonio sia quello, bhe allora pensa ad un telaio più comodo del tuo, tanto che sul pavè ti sembra di avere le gomme grasse ma anche tanto reattivo che quando ti alzi sui pedali ti sembra che sia la bici stessa ad accellerare
quando dico che vengono usati materiali non al top nn voglio mica dire che il telaio si debba per forza rompere, in base al materiale vi è lo studio del progetto, se quest'ultimo è sbagliato allora allora si che viè il rischio di cedimenti di struttura. Con un materiale scadente invecesi avrà solo meno performance perchè nn si deve per forza di cose sacrificare 1 o 2 delle caratteristiche fondamentali
ma nn vi siete mai chiesti perchè le chiamano fibre ad alto modulo e non fibre ad alta resistenza?????

ma davvero tu pensi che la qualità di un telaio in carbonio si possa vedere dall'esterno ????
E sentiamo sapresti dire quali sono questi materiali al top ??? o lo è solo perchè lo dice la pubblicità sulla rivista???? forse è il top perchè è carbonio ad altisssssimo modulo? ma tu sai davvero cosa significa alto modulo????
se vuoi posso dirti la verità ma non so se sei contento di sapere che il tuo telaio è tutt'altro che il top, come del resto la maggior parte di quelli che ci sono in commercio......bhe non mi stupirei più di tanto, sei stato tu a dire cosa costano in origine, un motivo ci sarà

l'importante è essere contenti di ciò che si possiede anche perchè se spendo 3000 euro per un telaio e poi mi viene spiegato che fa schifo mi girrerebbero e parecchio, tanto che avrei preferito restare nella mia ignoranza....
comunque un telaio top di gamma DEVE, per definirsi tale, eccellere in tutte e 4 le caratteristiche principali che sono in ordine di importanza: RESISTENZA prima di tutto, CONFORT e REATTIVITà in egual misura, e infine la LEGGEREZZA. Oggi giorno si da troppa importanza al peso solo perchè è la caratteristica più immediata da riscontrare e per gli ignoranti è sinonimo di qualità indiscussa, ma bisogna ricordare che la bici leggera non si fa con un telai leggero bensì con un montaggio leggero, e posso assicurare che nn serve particolare bravura a costruire un telaio leggero.
Bontà del progetto, bontà della realizzazione, e bontà dei materiali, se uno solo di questi viene a mancare nella realizzazione di un telaio, nn si avrà mai un prodotto di qualità.
State pur certi che per motivi di soldi, nella produzione di serie, almeno una delle sopra elencate viene sempre meno e solitamente si tratta della materia prima..... CARBONIO.... se vi informate di cosa ci mettono in quei telai, vedrete che nn si tratta di quella primizia che ci raccontano nelle pubblicità

il confort, uno dei quattro parametri fondamentali che vanno ottimizzati durante la progettazione di un telaio da strada. Un telaio è duro quando nn riesce ad assorbire trammite deformazione le sollecitazioni provenienti dal terreno, un tubo eccessivamente oversize da questo tipo di problema, ma allo stesso tempo irrobustisce la struttura, così da poter usare un materiale meno resistente, un esempio sono i telai in alu: questi telai nn sono più reattivi e scomodi rispetto ai telai in acciaio di vecchia concezione perchè il materiale è più rigido, bensì perchè l'alu è molto meno resistente rispetto l'acciaio, per cui per far durare un telaio in alu bisogna che sia progettato in maniera da nn essere soggetto a troppe flessioni.

ma comunque avere un buon materiale è si un buon punto di partenza, ma non è sufficente ad assicurare un buon prodotto, vi devono per forza essere una buona progettazione e realizzazione.....

non è difficile fare un telaio tanto leggero è sufficiente usare della fibra M60J cioè ad altissimo modulo (rigidissima) unidirezionalmente, senza finitura di protezione, in modo da avere un telaio rigido e leggero.... non importa se poi si rompe al primo saltino l'importante è che non si sappia in giro, poi tanto con i soldi che si fanno dare quando lo acquisti possono permettersi di cambiartelo 3-4 volte di seguito....

Cosa dite lo compriamo un telaio in carbonio?.......io si!!

lunedì 6 settembre 2010

Finita una fiera...ne parte un'altra:ExpoBici Padova

Si è appena conclusa la fiera tedesca ed ecco che ne riparte un'altra, Padova dal 18 al 20 settembre.
Sarò presente pure io per ammirare e fotografare le novità 2011 che presto andranno a riempire gli scaffali dei negozianti.

Metterò sul blog le cose che più mi sono piaciute e che mi hanno colpito, a presto....

mercoledì 1 settembre 2010

EUROBIKE 2010





Partita.....dal sito CUBE in evidenza la nuova Elite HPC ora denominata nella sua versione top per quanto riguarda il carbonio: ELITE HPC SL, come precedentemente scritto, nuova grafica minimale in questa versione, le altre due sorelle la RACE e la PRO mantengono la grafica classica di casa Cube.
Che dire una MTB al top sia come allestimento, dal nuovissimo SHIMANO XTR 10 velocità, all'impianto frenante Shimano XTR BR-M9851 hydr. discbrake (180/160mm), alle nuove ruote EASTON EC90 XC(bella la grafica), ancora componenti tedeschi con Syntace P6 Carbon Raceflex 31.6mm per quanto riguarda il canotto sella, cosi come il manubrio il Syntace Duraflite Carbon Oversized,Syntace F109 Oversized per lo stem e che dire per la nuovissima forcella la Fox 32 Terra Logic Tapered, da 100mm
il telaio:SHPC Advanced Twin Mold Monocoque Technoloy nella colorazione Blackline Double

il tutto per un peso complessivo di 8,5 kg